Alessio

Alessio Amati e i frutti della passione

Alessio è responsabile della produzione Pistacchiodo nella gelateria di Vimercate.

È il veterano del gruppo, dal momento che è nello staff dal 2008…
“Quest’anno compio dieci anni di Pistacchiodo! Prima ho fatto il cameriere, anche in ristoranti di buon livello, ma il lavoro non mi dava più tante soddisfazione e ho deciso di cambiare. Così quando ho incontrato Alessio, il titolare di Pistacchiodo, mi sono buttato in questa nuova avventura.
Non avevo mai fatto gelati prima di allora, e nemmeno torte o semifreddi: tutto quello che oggi so me l’ha insegnato lui, col tempo.”

Cos’è cambiato da quando sei entrato nel mondo di Pistacchiodo a oggi?

“ È cambiato tanto, quasi tutto. Per prima cosa c’erano soltanto due punti vendita (Vimercate e Casatenovo); poi sono cambiate l’impostazione dei locali, la collaborazione con alcuni ristoranti, ma soprattutto è cambiata la filosofia della produzione.
Per citare la cosa più importante: se prima ci servivamo di fornitori delle materie prime, oggi siamo noi a scegliere i produttori, ad andare da loro in azienda o al mercato, e valutare quali siano le materie prime migliori dal nostro punto di vista. Questo ci ha permesso di salire di livello, di migliorarci.
Ma in generale, Pistacchiodo è sempre, costantemente in evoluzione.”

Tu che le materie prime le tratti, le lavori tutti i giorni, credo possa essere il testimonial migliore per parlare e raccontare della qualità del prodotto..

“Beh, che le materie prime siano il fiore all’occhiello di Pistacchiodo lo posso dire io, certamente, perché vengono scelte tutte, una a una, tra quelle che noi riteniamo essere le migliori, ma soprattutto lo dice chi prova i nostri prodotti. Oltre ai fiori all’occhiello, come per esempio le diverse tipologie di pistacchio e la vaniglia, credo che chiunque assaggi i nostri gusti alla frutta si renda subito conto della qualità di ciò che è stato utilizzato per realizzarli.

Al di là della “prova del palato”, le persone sono interessate a sapere di più sui prodotti che scegliete e lavorate?
“Molti lo sono, e il numero cresce sempre più. Di questo non posso che essere felice. Mi piace spiegare ai clienti la provenienza, le qualità di un ingrediente piuttosto di un altro. Nonostante talvolta io dia l’impressione di essere un po’ “spigoloso” a causa del mio carattere, a me piace tantissimo instaurare un rapporto con le persone, e avere l’occasione di raccontare loro da dove viene un frutto, il perché ne abbiamo scelto un tipo e un altro no...il dialogo e il confronto sono tra gli aspetti più belli del mio lavoro”

L’ambiente di lavoro ti piace?
“Guarda, per me Pistacchiodo è una seconda famiglia. Non saprei cos’altro aggiungere...”

Tornando alle materie prime, e visto che hai detto che prima di lavorare qui non avevi mai fatto un gelato o una torta, c’è qualche ingrediente che ti ha sorpreso, che non ti saresti mai aspettato di trattare?
“Sì, più d’uno, ma soprattutto l’avocado, con il suo gusto davvero molto particolare...”

E un ingrediente che non hai ancora lavorato?

“Dovrei dire quasi tutti gusti di gelato salato, perché sul dolce abbiamo esplorato praticamente quasi tutte le possibilità. Ma sul gelato salato ci sarebbe da parlare a lungo. Oggi non lo produciamo sostanzialmente per due motivi: il primo è che non vogliamo proporre molti gusti; meglio pochi, uno o due per volta, ma che rispecchino – come lo fanno tutti gli altri “dolci” – lo stile Pistacchiodo, fatto di alta qualità e originalità. Il secondo motivo è che il gelato salato necessita ancora di tante spiegazioni perché le persone magari sono incuriosite, ma non sono ancora appassionate al punto da ordinarlo come prima scelta. Diciamo che stiamo lavorando su entrambi gli aspetti”

Una domanda un po’ scomoda: quello di Pistacchiodo è il miglior gelato in circolazione?

“Se i nostri clienti si fanno anche venti kilometri per venire a mangiarlo penso che in questo raggio d’azione la risposta sia assolutamente sì!”

Chiudiamo con i tuoi gusti preferiti…
“A me il gelato piace molto, praticamente tutto, ma dico cioccolato bianco e frutto della passione”

Non sarà che Alessio attinga proprio da qui la grande passione per il suo lavoro?  

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